domenica 17 agosto 2008

STORIA DI UN CONSULTORIO CHE NON C'E' PIU'

In via Chiappino (Savona) c'era un consultorio. 

Era uno dei più grandi e moderni della Liguria, con attrezzature assolutamente all'avanguardia, uno dei pochi, se non l'unico, in cui a Savona oltre alla colposcopia si potesse fare anche la penescopia. Nel consultorio erano in attività una pediatra,ginecologhe,assistenti sanitarie, vigilatrici d'infanzia, ostetriche e psicologhe. Oltre al consultorio era sistemata la UOR(Unità Operativo Riabilitativa) con un'equipe di prim'ordine composta da neuropsichiatri infantili, psicologi,logopedisti,psicomotricisti, educatori. Consultorio e UOR avevano un passaggio di mille utenti a settimana. Accanto al Consultorio sorgevano una Scuola Materna ed un Asilo Nido. Un giorno si decide di concedere il permesso ad una ditta privata di costruire dei palazzi li vicino. A causa degli scavi avviene uno smottamento che rende inagibili Consultorio, Asilo Nido e Scuola Materna. 

Fine della favola.

Il personale de Consultorio viene sotto utilizzato in strutture già al limite della capienzae messo quindi in condizioni di non poter più svolgere con la consueta serenità e professionalità il proprio lavoro.   I bambini che frequentavano l'asilo nido estivo vengono dirottati su altre sedi con pesanti disagi per loro e per le famiglie.  Le autorità, al momento, non hanno prospettato soluzioni ed i giornali hanno taciuto che quando è avvenuto il crollo erano presenti nel consultorio nove persone. Si è quindi sfiorata la tragedia. Bisogna sottolineare che gli abitanti del quartiere avevano messo al corrente da mesi le autorità e l'impresa costruttrice della pericolosità dei lavori di scavo che si stavano eseguendo, ma sono rimasti inscoltati.  L'attrezzzatura moderna e costosa è stata posta sotto sequestro. Nessuno può recuperarla così probabilmente finirà nelle mani dei vandali.

Ancora una volta a pagare per errori e leggerezze di altri sono le donne ed i più deboli, ancora una volta le richieste dei cittadini, soprattutto di quelli più indifesi, sono state preposte ad altri interessi.    A nome delle donne che ci hanno interpellato, noi dell'UDI esprimiamo non solo la nostra protesta, ma anche la ferma intenzione di non permettere che un quartiere, già per molti versi trascurato, non venga privato di questi servizi così importanti e che sia individuata al più presto una sede idonea. O, vista l'aria che tira, si vuole aprofittare dell'occasione per chiudere anche questo Consultorio?