domenica 25 maggio 2008

50%50....ovunque si decide!

Con l'approssimarsi dell'incontro U.D.I. di martedì 10 giugno "Quote rosa? No grazie - Vogliamo diritti!"  vogliamo esporre la proposta di legge e cui l'incontro fa riferimento.
Le sottoscritte cittadine italiane e i sottoscritti cittadini italiani presentano - ai sensi dell'art. 71, comma 2, Cost. ed in applicazione della legge 25 maggio 1970, n. 352 ss. mod. - la seguente proposta di leggge:
"Norme di Democrazia Paritaria per le Assemblee elettive"
Art. 1 - Finalità
In attuazione dell'art. 51 della Costituzione Italiana, la presente legge detta norme di democrazia paritaria per l'accesso di cittadini e cittadine alle Assemblee elettive in condizioni di uguaglianza.
Art.2 - Ambito di applicazione
Le presenti norme si applicano alle competizioni elettorali relative alle Assemblee elettive di : Circoscrizioni nei Comuni, Comuni, Città Metropolitane, Provincie, Regioni a Statuto ordinario, nonchè alle elezioni di Camera dei Deputati, Senato della Repubblica e dei componenti del Parlamento Europeo spettanti all'Italia.
Art.3 - Candidature in liste o gruppi
In ogni lista o gruppo di candidati, le candidature sono costituite da un numero uguale di donne e uomini, sono disposte in ordine alternato per sesso e, in caso di disparità numerica, lo scarto è di una unità. Liste o gruppi di candidati che non rispettano le predette norme sono irrevibili.
Art. 4 - Candidature in collegi uninominali
In ogni circoscrizione dove le candidature sono proposte in collegi uninominali, le candidature complessive contraddistinte dal medesimo contrassegno sono costituite da un numero uguale di donne e di uomini e, in caso di disparità numerica, lo scarto è di una unità.
Partiti, movimenti o coalizioni di partiti recanti il medesimo contrassegno nella circoscrizione che non rispettano le predette norme non sono ammessi alla competizione elettorale in quella circoscrizione.
Art. 5 - Norma abrogativa di chiusura
Ogni disposizione in contrasto con le norme di democrazia paritaria contenute nella presente legge è abrogata.

Dobbiamo dire che i media non hanno dato alcuna rilevanza alla proposta di legge delle donne e non crediamo che la situazione politica odierna faccia ben sperare.

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