venerdì 24 luglio 2009

La donna nella storia

Entrando nell'antichità classica siamo in pieno maschilismo.
La mitica poetessa Saffo è ricordata per gli splendidi frammenti, ma qualunque tradizione si voglia seguire, per un amore infelice o per amori comunque devastanti.
In realtà qualche donna bella tosta si poteva trovare, ma mai a livello di comando.
Oppure ricordiamo Santippe, la terribile moglie di Socrate il quale , gra pensatore e saggio, come marito doveva essere una vera frana e la povera Santippe magari qualche ragione ce l'aveva!
Tra i romani, la donna era rispettata e omaggiata per le sue virtù di domina, ma il 50 e 50 nelle decisioni proprio non sfiorava nessuno.E arriviamo all'era cristiana con tutto l'ascetismo delle origini.
Qui la donna è veramente trattata male,
San Giovanni Crisostomo ne IV secolo dice: Non conviene sposarsi. Che cos'altro è mai una moglie se non la nemica di ogni amicizia, la pena da cui nessuno può sfuggire, la calamità purtroppo desiderabile, il pericolo che si annida nella casa, il danno dilettevole? E' solo ricoperta di un bel colore!
Nell'Università di Padova girava un foglietto con queste affermazioni: Che cos'è la donna? La confusione dell'uomo, una bestia incapace di vivere in società, un danno quotidiano, un naufragio dell'uomo, un serpente insaziabile.....
Secondo San Gerolamo: La donna è la porta del demonio, l'aculeo dello scorpione...
Per ora mi pare che basti...
Attendo commenti.
( continua)
Margherita

1 commento:

anna61 ha detto...

Eva vuol dire vita.ADAMO VUOL DIRE TERRA.Creata dopo l'uomo è oiù perfetta di lui.
E' nata nel Paradiso, lui fuori....E' fatta da una costola di
Adamo e non di terra.....Eva sbagliò per ignoranza;Adamo invece peccò;
per questo Dio si è fatto uomo;e d'altronde, dopo la sua resurrezione
apparve alle donne, non agli uomini.
Agrippa di Nettesheim

una voce fuori dal coro......Anna